L’aumento dell’acido urico è causato da un’aumentata introduzione o da una ridotta escrezione o da entrambi. Gli urati vengono assunti con la dieta ma anche prodotti dal nostro corpo.

Gli urati vengono escreti sia a livello renale che intestinale.

Quando i livelli ematici di acido urico superano i 7 mg/dl si passa dalla fase asintomatica a quella sintomatica della gotta.

La terapia dell’iperuricemia, oltre all’uso di farmaci specifici deve prevedere una terapia dietetica che può costituire anche l’unico trattamento terapeutico in caso di iperuricemia asintomatica.

Quando l’iperuricemia è prolungata nel tempo può indurre l’artrite gottosa, e altre disfunzioni renali fino ad arrivare all’insufficienza renale conclamata.

 

Ippocrate coniò il termine “gotta” da “gutta” che significa goccia: caduta goccia a goccia nelle articolazioni di una sostanza dannosa accumulata dall’organismo.

Nei più recenti studi si evidenzia sempre più come l’iperuricemia sia strettamente correlata alla sindrome metabolica.

Molti studi dimostrano che c’è una stretta correlazione tra l’indice di massa corporea, sovrappeso e obesità con l’iperuricemia: la riduzione del peso è uno dei primi obiettivi che il paziente si deve prefiggere e raggiungere; evitare però diete drastiche, strettamente ipocaloriche e iperproteiche che potrebbero anzi essere controproducenti.

 

Il consumo più alto sia di carne che pesce è associato ad un aumento di rischio di gotta.

Il consumo di proteine di orgine vegetali deve essere prediletto: è raccomandato l’uso giornaliero di legumi e noci.

Un bicchiere di vino al giorno è raccomandato, evitando birra e altri alcolici

L’eccesso di fruttosio viene trasformato a livello epatico in fruttosio: evitare l’abuso di frutta, bibite che contengono fruttosio

Consumare carboidrati prevaletemente complessi come pane e pasta integrale, evitare farine raffinate, zuccheri semplici, snack…

consumare in abbondanza verdure ad ogni pasto

Praticare attività fisica giornaliera per controllare il peso corporeo e migliorare la sindrome metabolica e l’insulino resistenza.

L’idratazione deve essere abbondante per garantire la solubilità e l’eliminazione urinaria degli urati: consumare circa 2 litri di acqua al giorno.

 

Alimenti da evitare assolutamente:

molluschi, aringhe, sardine, estratti di carne, acciughe, fegato, merluzzo, pancetta, interiora di animali in genere, salmone, sgombro, tacchino, vitella