Ecco che dopo le mangiate natalizie, ai primi posti dei buoni propositi del nuovo anno cosa troviamo? Dimagrire!!! “Ora faccio una bella dieta cosi perdo tutti i chili prima dell’estate, che non posso mettermi così in costume!”

Il passo successivo è chiamare l’amica che è dimagrita 10 kg in due mesi

“sì hai patito la fame, però ora sei proprio un figurino”

” come si chiamano quei frullati che usi al posto del pasto? sono buoni? anche se non lo sono però hai perso un sacco di kg in poco tempo lo voglio fare anch’io!”

” te sei dimagrita un sacco, ma sai io prima voglio fare il test delle intolleranze perchè non posso essere aumentata così …ho qualcosa!”

…per non parlare delle diete detox!!!”

Potrei continuare per un giorno intero a elencare tutte le idee che vengono alle persone per poter perdere più chili possibili nel minor tempo… ma lo scopo di questo articolo è proprio quello di far capire a te che stai leggendo, che in realtà per perdere peso in modo sano, sia fisicamente che mentalmente, ci vuole tempo. Come dico sempre ai pazienti che lamentano “ho perso solo 2-3 chili in un mese” …”del resto non hai preso 20 kg in sei mesi, ma in molto più tempo!”

Le linee guida delle società scientifiche indicano come sano dimagrimento la perdita del 10% del peso in sei mesi: quindi se pesi 80 kg dovresti perderne 8 in sei mesi. Tra le linee guida e le diete squilibrate che vengono proposte ogni giorno, magari arriviamo a una via di mezzo, che permetta la soddisfazione, ma anche la salute.

Vediamo perchè seguire diete troppo drastiche non solo è inutile, ma può essere anche controproducente: cerco di spiegare in parole semplici quello che accade scientificamente al nostro corpo in caso di un’alimentazione squilibrata.

Solitamente chi è intenzionato a perdere molti kg in poco tempo elimina pane e pasta dalla sua alimentazione, questo porta a una perdita di peso sì, ma sia di massa grassa che di massa magra, che invece dovrebbe essere preservata dato che è il tessuto metabolicamente attivo: se non apportiamo una giusta dose di carboidrati con l’alimentazione a intervalli abbastanza regolari, scanditi dall’orario del pasto, si va incontro al catabolismo proteico, ossia il nostro corpo utilizza le proteine muscolari (gli aminoacidi che le compongono) per produrre carboidrati. Questa reazione biochimica oltre a far sì che ci “mangiamo ” il muscolo, porta alla produzione di radicali liberi e corpi chetonici, responsabili di un precoce invecchiamento cellulare.  Inoltre la carenza di carboidrati fa’ sì che siamo costantemente affamati e, soprattutto le donne, alla continua ricerca di dolci, col rischio di sfociare in un Disturbo Alimentare.  Ne consegue un’alternanza di ipo e iper glicemie che ci farà insorgere molto spesso mal di testa, senso di stanchezza e spossatezza.

Ecco perchè quando un paziente che ha eliminato i carboidrati dalla dieta inizia a seguire un’educazione alimentare corretta in cui si reintegrano (sottoforma di pane e pasta integrale ), non solo perde peso, e in questo caso se la dieta è bilanciata perde solo grasso e preserva la massa muscolare, ma ha anche la sensazione di stare molto meglio e come tutti riferiscono “mi sento più energico”

Per quanto riguarda l’aspetto psicologico le diete troppo restrittive ci portano a vivere un senso di frustrazione persistente, caratterizzato da rinunce continue: la corretta alimentazione deve essere comunque un piacere, qualcosa di bello che si fa per noi stessi. Alle donne faccio sempre il paragone del parrucchiere: quando andate dal parrucchiere o dall’estetista siete felici di fare qualcosa per la vostra bellezza, la corretta alimentazione non è solo far qualcosa per la vostra bellezza ma ancor di più per la vostra salute.

Ultima cosa, ma non per importanza, è associare l’attività fisica: molti mi dicono “dottoressa mi faccia anche morir di fame ma non mi dica di far movimento!” L’attività fisica aumenta a massa muscolare, quindi aumenta il metabolismo basale (il dispendio energetico a riposo): è fondamentale per diminuire di peso ma rimanere tonici senza troppi “afflosciamenti”, per potersi permettere qualche sgarro in più senza danneggiare troppo il peso, e in poi lo sport è ritenuto il miglior anti-depressivo naturale!

Quindi una buona educazione alimentare con una giusta ripartizione di nutrienti (carboidrati-proteine e grassi) come indicano le Linee Guida della Dieta Mediterranea e senza troppe restrizioni è il metodo ottimale per perdere peso, e soprattutto mantenerlo nel tempo, perchè essendo un tipo di alimentazione varia, in cui non si escludono i cibi, anche la convivialità e quindi l’aspetto psicologico ne può trarre solo benefici. 

In sintesi l’obiettivo non è entrare belli magri in psichiatria, ma mangiare sano, con alimenti e preparazioni che ci diano gusto e fare attività fisica che ci permette qualche sgarretto in più.