La World Health Organization (WHO) pone l’indicazione di un allattamento materno esclusivo nei primi 6 mesi di vita, e di allattamento parziale con lo svezzamento fino ai due anni di vita.

La nutrizione della donna deve essere pianificata sia all’inizio della gravidanza che nel post-partum.

Il sapore del latte materno è influenzato dai cibi che la mamma consuma durante l’allattamento: un’alimentazione varia della mamma garantisce al bambino un sapore sempre diverso, e molti studi hanno dimostrato che le prime esperienze con i sapori del latte materno incidono sulle preferenze di sapore e dei gusti alimentari quando il bambino sarà più grande; ad esempio i figli di mamme che consumano frutta durante l’allattamento la gradiranno anche da grandi.

Durante l’allattamento la madre deve garantire un adeguato bilancio idrico, per cui si raccomanda di assumere 700 ml al giorno di acqua in più:

evitare le bevande eccitanti come tè e caffè

prediligere minestre, zuppe e brodi vegetali

evitare bevande zuccherate, preferire centrifughe di verdure e frutta

La madre fornisce ogni giorno al neonato inizialmente 500-600 ml di latte per arrivare anche a 800-900 ml,a tal fine i Livelli di assunzione raccomandati suggeriscono di incrementare l’apporto calorico della madre di 330 kcal al giorno.

Della quota calorica integrativa si deve tener conto dell’aumento della richiesta proteica rispetto alla condizione della donna che non allatta: un introito proteico insufficiente potrebbe causare una ridotta sintesi proteica con effetti dannosi nella composizione proteica del latte. I LARN raccomandano un’aggiunta di 19 g di proteine nei primi sei mesi di allattamento e di 13 g nei mesi successivi.

Consumare pesce e carni bianche

limitare i legumi e consumarli decorticati per evitare spasmi addominali al bambino

evitare alimenti allergizzanti come crostacei molluschi fragole…

L’introito di grassi invece dovrebbe essere invariato rispetto alla popolazione generale, precisando che la madre dovrebbe prediligere il consumo il consumo di pesce azzurro che contiene il DHA e gli omega 3: favoriscono lo sviluppo del sistema nervoso e la funzione visiva del neonato. Si consiglia il consumo di sgombro, salmone, triglie, sardine, acciughe o tonno almeno 2 volte alla settimana.

L’apporto di carboidrati deve essere simile a quello della popolazione generale : meglio se integrali.

I LARN raccomandano introiti maggiori di :

Vitamina C

Tiamina

Riboflavina

Niacina

Vitamina B6

Folati

Vitamina B12

Vitamina A

A tale scopo si raccomanda un’alimentazione ricca di verdura, cercando di variare il più possibile gli alimenti assunti e che siano di stagione ed evitando cipolle asparagi peperoni aglio cavoli carciofi che possono conferire al latte un sapore sgradevole.

Evitare alimenti allergizzanti come fragole, pomodori, e funghi.

Dal punto di vista psicologico la neo- mamma può essere in difficoltà col suo corpo, ed avere fretta di tornare alla forma fisica precedente alla gravidanza: questo è capibile, ma la raccomandazione è quella di non avere fretta, cercare di alimentarsi in modo adeguato alla condizione dell’allattamento, senza eccessi ma anche senza carenze, e nel caso di prediligere delle lunghe camminate col nuovo nato.

Possono esserci dei problemi pratici organizzativi: il dover accudire il nuovo nato e organizzare la spesa e la cucina dietetica possono essere stress aggiuntivi che non giovano alla famiglia, quindi nel rispetto di una corretta alimentazione e di una vita attiva si deve cercare di non pretendere comunque troppo da se stesse e procedere a piccoli passi cercando di comprare alimenti prevalentemente semplici e salutari, di utilizzare cotture al vapore,in forno o al cartoccio e di condire gli alimenti in modo semplice e leggero.

Bibliografia:

I consigli alimentari della Fondazione Umberto Veronesi

Alimentazione in gravidanza: raccomandazioni SID AMD ADI

Ringrazio l’amica che ha fatto da modella Elisabetta col piccolo Ettore