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La diverticolosi:

I diverticoli del colon sono erniazioni o estroflessioni sacciformi della mucosa attraverso lo strato muscolare , nel punto in cui questo è attraversato da un vaso arterioso.

La sede in cui più frequentemente si sviluppano è il sigma, mentre sono più rari nel colon prossimale. La loro frequenza aumenta con l’età, con un’incidenza compresa tra il 20 e il 50 % della popolazione occidentale oltre i 50 anni.

Il raro riscontro della malattia diverticolare nei paesi in via di sviluppo, in contrasto con la frequenza che si registra nei paesi in occidentali, ha fatto avanzare l’ipotesi che i diverticoli siano il risultato della tipica dieta occidentale, altamente raffinata e povera di fibre o scorie.

E’ stato ipotizzato che una dieta siffatta determini una riduzione della massa fecale, un restringimento del lume intestinale, e un conseguente aumento della pressione intraluminale necessaria per far progredire la diminuita massa fecale.

Il meccanismo con cui essi si formano infatti sembra essere in rapporto patogenetico con l’aumento della pressione intraluminale prodotta dalle contrazioni della mucosa del colon:quando la pressione intraluminale supera la resistenza dello strato muscolare del colon permette alla mucosa e alla sottomucosa di erniare.

La maggior parte dei pazienti con diverticoli presenta un notevole ispessimento dello strato muscolare del colon a riprova della presenza di contrazioni (spasmi) esagerate e asincrone in risposta a cibi o farmaci che stimolano la contrazione della muscolatura del colon.

La diverticolite è invece il risultato di una microperforazione della parete intestinale (mucosa, sottomucosa e sierosa)nel grasso pericolico adiacente e vi è un interessamento localizzato della mucosa, non è un’ infiammazione estesa o diffusa. L’infezione può variare da un micro – ascesso ben delimitato a un ascesso talmente grande da formare una massa intraddominale.

L’emorragia del diverticolo è causata da un danno all’arteria sottostante , quindi il progressivo indebolimento della parete arteriosa porta alla rottura del lume diverticolare.

TRATTAMENTO

Nei pazienti con diverticolosi si raccomanda una dieta ricca di fibre capaci di aumentare il volume fecale attraverso l’aumento dell’acqua e della massa batterica; ed è proprio l’aumento del volume del contenuto del colon che favorisce una regressione del dolore e delle turbe del colon.

La finalità della dietoterapia nella diverticolosi (ma non nelle fasi di riacutizzazione) è semplicemente quella di aumentare il volume delle feci mediante frutta, vegetali, crusca di cereali, piuttosto che con lassativi di volume. Solo in questo modo si possono ridurre le elevate pressioni endoluminali spesso causa della diverticolosi.

Non va dimenticato però che l’uso improprio o indiscriminato di fibra, e soprattutto di prodotti dietetici a base di fibra, può provocare malassorbimento di micronutrienti, meteorismo… ed è per questo che si consiglia di introdurre progressivamente il consumo di fibra alimentare, meglio se nell’arco di alcune settimane.

Principi dietetici fondamentali:

non sono previste particolari restrizioni dietetiche 

  • Dare la preferenza ad alimenti che contengono fibra, sia solubile che insolubile: una dieta prevalentemente vegetariana e ricca in fibre è associata a minor rischio di sviluppare diverticoliti 

  • fino a poco tempo si dava indicazione di non consumare alimenti ricchi di semi, pensando che potessero rimanere intrappolati nel colletto diverticolare determinando l’ostruzione e condotto allo sviluppo di diverticolite; ma al momento non esiste alcuna evidenza scientifica sulla base della quale questi pazienti debbano evitare cibi con semi o con alto residuo. 
  • Non interrompere la dieta in caso di meteorismo o di altri disturbi (di solito si risolvono in pochi giorni)

  • Durante le fasi acute , quindi di diverticolite, occorre sospendere l’uso di tutti gli alimenti ricchi di fibra alimentare. In questi casi il colon dovrebbe essere messo a riposo con una dieta a basso contenuto di fibra, utilizzando prevalentemente cibi semiliquidi, associati magari ad integratori di sali minerali e vitamine

  • Fare regolarmente movimento

  • Evitare l’uso di lassativi e purganti

  • Bere sempre molta acqua (almeno 1.5 l al giorno) meglio se durante i pasti

  • un’alimentazione ricca di frutta, verdura, cereali integrali, legumi, carne bianca, pesce riduce il rischio di diverticolite rispetto a una dieta occidentale ricca di carne rossa, carne trasformata, e grassi animali. 

principi dietetici: Schede pratiche sull’alimentazione nelle malattie digestive UNIGASTRO 2018